Nel primo dopo guerra Kurt Vonnegut, lo scrittore di Mattatoio 5, Cronosisma e molti altri romanzi, ha pubblicato diversi racconti su alcune riviste. Questo articolo parla della nobile arte della narrativa breve, e dei consigli di Vonnegut per scrivere un buon racconto.

Ho inaugurato la stagione estiva con un libro di racconti tra le mani (più di uno in realtà), e probabilmente alla fine di questo articolo ne comprerò un terzo, quello che contiene i preziosi consigli di cui sopra.
Ma andiamo con ordine.

Il lettore di racconti

L’articolo pubblicato pochi giorni fa, parla della nobile arte della narrativa breve dal punto di vista del lettore, che si aggira affamato per le librerie in cerca di nuove prede da sfogliare, ma che spesso si trova a dover scegliere tra un romanzo… e un romanzo.
È raro trovare racconti tra le copertine esposte sullo scaffale delle promozioni e dei best seller (e ti invito a rispondere alla stessa domanda: tu che tipo di lettore sei? Monogamo o promiscuo?).

C’è la tendenza a preferire una storia che vada dall’inizio alla fine, e che si svolga pagina dopo pagina attraverso le vicende di un’unica famiglia di personaggi. D’altra parte la disponibilità nelle librerie non aiuta certo a sperimentare, purtroppo però il rischio è quello di perdersi parte del divertimento, perché leggere racconti è un’esperienza diversa dal leggere un romanzo.

Prova a leggere un racconto

Se hai amato Vonnegut per Mattatoio 5 prova a leggere 2BR02B: Urban Apnea ne propone una versione in e-book a offerta volontaria. È un racconto che procede veloce, capace di tenere in squisita tensione il lettore dal «Tutto era magnifico» alla fine, che arriva in fretta. La narrazione, essenziale, tratteggia lo scenario di un tempo qualsiasi di questo nostro futuro come un disegno sul muro di una sala d’aspetto. È un dipinto allegorico in cui le facce, caro lettore, potrebbe essere la mia o la tua perché tutto è così dannatamente prevedibile, non ti sembra? Dove altro potremmo arrivare dopo i bagordi del nostro tempo?

Molti sono i temi affrontati in queste poche pagine, molti di più le riflessioni che evoca. Il racconto è uscito per la prima volta su World of Science Fiction nel 1962, ma è dotato di quella rara magia per cui non se ne avverte la distanza.

Se sei un lettore che ha poco tempo ne apprezzerai la brevità.
Se sei un lettore analitico ne apprezzerai la stratificazione di significati e interpretazioni (il pittore, il padre, le signore in viola e il numero, di shakespeariana memoria)
Se sei uno scrittore ti chiederai qual è il segreto per scrivere un racconto così.

scerivere racconto kurt vonnegut

Zero segreti: otto regole per scrivere un racconto

Nella postfazione di Bagombo Snuff Box, una raccolta di racconti che l’autore ha pubblicato su alcuni periodici (Saturday Evening Post e Collier ad esempio), Vonnegut inserisce un capitolo intitolato Coda to My Career as a Writer for Periodicals in cui parla della sua esperienza come scrittore di racconti, nella fattispecie di quelli destinati alle riviste, e delinea le caratteristiche di questa forma letteraria, che risultano utili tutt’ora per l’aspirante scrittore in cerca di pubblicazione:

  1. Fate in modo che i vostri lettori non pensino di aver sprecato tempo per leggervi.
  2. Date al lettore almeno un personaggio per cui possa fare apertamente il tifo.
  3. Ogni personaggio che si rispetti deve volere qualcosa, fosse anche solo un bicchiere d’acqua.
  4. Ogni frase deve fare una di queste due cose: rivelare il carattere di un personaggio o far progredire l’azione.
  5. Iniziate la narrazione il più possibile vicino alla fine.
  6. Siate sadici. Non importa quanto siano dolci e innocenti i protagonisti del vostro racconto: fategli accadere cose terribili, in modo che il lettore possa vedere di che pasta sono fatti.
  7. Scrivete per piacere a un solo lettore. Se spalancate la finestra e vi mettete a fare l’amore con il mondo, per così dire, alla vostra storia verrà la polmonite.
  8. Date ai lettori più informazioni possibili, il più presto possibile. Al diavolo la suspense. I lettori devono avere una completa comprensione di ciò che accade, di come e di dove, al punto che dovrebbero essere in grado di terminare da soli la storia nel caso in cui gli scarafaggi si mangino le ultime pagine.

Non si tratta di una ricetta per il successo, sia ben chiaro, ma solo suggerimenti per migliorarsi. La pratica, le idee, le buone letture faranno il resto.

E aggiungo il consiglio numero nove con cui lo scrittore conclude questo breve saggio:

What the heck, practicing an art isn’t a way to earn money. It’s a way to make one’s soul grow. Bon Voyage
(Che diamine, praticare un’arte non è un modo per guadagnare soldi. È un modo per far crescere la propria anima. Bon Voyage)

Marc Leeds, The Vonnegut Encyclopedia