Partiremo da lontano, affinché lo scrittore, che voglia pubblicare un libro, possa sbarazzarsi nel più breve tempo possibile della zavorra, e prendere il volo verso un approccio professionale alla scrittura.
Contents
- 0.1 Un libro è un prodotto, e se vuoi pubblicare un libro è bene pensarci
- 0.2 Pubblicare un libro: il rischio editoriale
- 0.3 Costi fissi della pubblicazione del libro
- 0.4 Costi variabili della pubblicazione del libro
- 0.5 L’editore mecenate?
- 1 Il libro richiede la cura e competenza (artigianale)
- 2 Il terzo e ilquarto incomodo (per dire)
Un libro è un prodotto, e se vuoi pubblicare un libro è bene pensarci
L’editore è un imprenditore, che investe nell’opera di un autore, e la stampa a proprie spese per ricavarne degli utili dalle vendite, detto in poche parole. Ma aiuterò ancora di più il lettore, e l’aspirante scrittore, su quale sia la parola chiave che in questa brutale sintesi costituisce il cuore del discorso: l’editore investe.
Dunque, l’editore utilizza proprie risorse in anticipo per: preparare l’opera alla pubblicazione, curarne l’aspetto grafico e materiale, stamparla, far sì che venga distribuita, promuoverla. Se l’opera andrà bene allora riuscirà a coprire le spese e a ottenere il margine che gli serve per pagare collaboratori ed eventualmente sopravvivere. Se l’opera non verrà acquistata invece…
Il libro costituisce un bene culturale, non è strettamente legato a dinamiche di sopravvivenza diretta, sebbene molti saranno pronti a dissentire (fatelo vi prego!). Ma è facile vedere quanto rischio comporti.

Pubblicare un libro: il rischio editoriale
Sarà più semplice comprendere l’entità del rischio editoriale se si conoscono quali sono i costi (diretti e indiretti, fissi e variabili) legati al libro.
Senza addentrarci troppo nella differenziazione tra costi diretti e indiretti (diretti = legati al prodotto; indiretti = legati al mantenimento dell’attività) e concentrandoci sui primi (costi diretti), l’attività di pubblicazione del libro prevede, come ogni altra attività, costi fissi e costi variabili.
Costi fissi della pubblicazione del libro
Ovvero quei costi che resteranno tali a prescindere dal numero di copie che l’editore decide di stampare.
- Costi legati alla redazione: compenso per lo scrittore (somme a stralcio), costi di editing, correzione di bozze, impaginazione, grafica etc.
- Costi industriali per funzionamento degli impianti di stampa
- Costi commerciali: per esempio ricerche di mercato
- Spese generali
Costi variabili della pubblicazione del libro
Si considerano variabili, quei costi che dipendono dal numero di copie del libro che verranno a tutti gli effetti stampate (e forse vendute).
- Costi industriali di stampa, dalla carta alla confezione del libro
- Costi commerciali: sconti, diritto d’autore (pagato sul venduto),
- Costi di distribuzione: imballo, trasporti, rese.
L’editore mecenate?
Certo, in un mondo ideale potremmo scomodare la figura del mecenate per riuscire a spiegare il rapporto che c’è tra editore e scrittore, ma sarebbe comunque una descrizione parziale. Vero è che, come nel caso del mecenate, l’editore è colui che sostiene lo scrittore e lo affianca nella produzione e nella diffusione della propria opera. Quello che allontana l’editore attuale dalla figura del mecenate, è l’obiettivo per cui lo fa.
Il mecenate era un appartenente alle classi patrizie che, per amore delle arti e delle scienze, sosteneva e dava visibilità all’opera degli artisti che sceglieva di proteggere. Anche per l’editore avere nelle proprie scuderie scrittori più abili significa permettere alla loro arte di essere praticata e diffusa, ma, per le ragioni espresse nei paragrafi di cui sopra, l’opera di uno scrittore da mettere potenzialmente sotto contratto, deve anche essere vendibile. E molto, se consideriamo che di media, il prezzo di copertina va dai 10,00 ai 30,00 euro.
Quindi la prima vetta che l’aspirante scrittore dovrà superare è vedere la sua arte come materia prima, un diamante grezzo che, con il supporto di una serie di figure – tecnici della filiera editoriale – potrà perfezionare, mettendo la propria opera nella condizione migliore per affrontare e (e competere) sul mercato.
Il libro richiede la cura e competenza (artigianale)
Come per ogni altro prodotto di arte, anche la scrittura richiede conoscenza della tecnica, applicazione costante, che permette di acquisire praticità, cura dell’opera, promozione. La scrittura può essere praticata sotto molti aspetti: si può scrivere per puro piacere di farlo, per avere qualcosa da far leggere ad amici, figli e parenti, per fermare sul foglio pensieri ed emozioni, affinché ne resti traccia. Si può scrivere per riordinare i pensieri, per organizzare un lavoro o la propria vita, per dire quello che a parole non si è capaci di dire.
La scrittura offre tutto questo. Ma tutto questo non è sufficiente per fare di uno scritto un libro.
Il terzo e ilquarto incomodo (per dire)
- una finalità (di intrattenimento, informazione, formazione)
- un interlocutore (lui, il lettore)
Tutto deve essere predisposto prima della pubblicazione, affinché il libro tenga conto di questi elementi. E funzioni.